Un menù di Pasqua

…Favoloso

Dottoressa Michela De Petris

Da quest’anno niente agnello ne’ capretto, ma tanti… Baci di fate, Lampi di genio e Puzzette di strega. Sei curioso…? Fai bene! Continua a leggere allora…

 

Le premesse

In Italia vengono macellati, ogni anno, circa 3 milioni e 300 mila agnellini di pochi mesi d’età; la tradizione pasquale crea un incremento vertiginoso delle loro uccisioni. Capretti e agnelli vengono strappati dalle loro mamme per essere trasportati vivi fino ai macelli in estenuanti “viaggi della morte”, spesso per molti chilometri (raramente il mattatoio si trova vicino all’allevamento!), stipati in camion senza possibilità di muoversi, senza bere ne’ mangiare, costretti in spazi angusti (dove devono fare anche i loro bisogni), al caldo o al freddo (a seconda della provenienza e della destinazione), abbandonati al loro triste destino.

Sfiancati dal viaggio, prima di essere uccisi, vivono ore terribili davanti al macello percependo nitidamente quello che avviene intorno a loro: i rumori delle macchine, l’odore del sangue, le urla dei loro simili, il terrore che li circonda e che li conduce alla fine della loro breve esistenza. Poi, uno alla volta, vengono spinti sui nastri trasportatori, incalzati con bastoni per farli procedere, picchiati se oppongono resistenza e storditi in vario modo (se sono fortunati) per essere sgozzati.

Sì, perché lo stordimento preventivo degli animali da macello è obbligatorio, ma non sempre viene rispettato. Il massacro sommerso dei cuccioli allevati solo per finire cadaveri sulle nostre tavole si perpetua tutti i giorni dell’anno, ma soprattutto in occasione della Pasqua: festa di “pace e d’amore” (per chi? non certo per gli animali!) nel nome della tradizione.

Le evidenze

E se da quest’anno provassimo a non cucinare più animali? Vorrebbe dire: più fibre, più vitamine, antiossidanti e sali minerali, zero colesterolo, zero grassi saturi animali e più salute; più energia, più lucidità mentale, meno osteoporosi e minor rischio di tumore. Non solo: meno inquinamento, minor impatto ambientale, meno anidride carbonica, meno metano e meno protossido d’azoto ad effetto serra, meno foreste disboscate, più risorse per tutti, meno fame nel mondo, più gioia, meno sfruttamento degli animali, più rispetto del pianeta, più coscienza e responsabilità nelle nostre scelte di vita…tutto questo in un menù!

La svolta

A noi il compito di:

Uscire dagli schemi per non soggiacere all’usanza cruenta ed incivile di mettere in tavola poveri cuccioli strappati alle loro mamme.

Crearci una “nostra tradizione” di rispetto, tolleranza e salute per tutti.

 

MENÙ DI PASQUA FAVOLOSO

(le dosi sono per 4 allegre persone)

ANTIPASTI

Brivido d’amore
Lentiggini di lucciola
Profumo d’orco affamato

PRIMI 

Coraggio di drago
Lampo di genio

SECONDO

Bacio di fata

CONTORNI

Puzzette di strega
Sussurro di folletto

DOLCI

Risata di principessa
Rospo baciato…principe arrivato

 


ANTIPASTI

BRIVIDO D’AMORE
(patè di pomodorini secchi)

Mettete nel mixer: 150 g di pomodorini secchi, una decina di capperi, 2 cucchiai di prezzemolo o basilico già tritato, 1 pizzico di peperoncino, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 pizzico sale Tritate insieme tutti i componenti e utilizzate la crema per spalmare fette di pane tostato, gallette o crostini.

LENTIGGINI DI LUCCIOLA
(dulse con mais e fagliolini)

Lavate sotto acqua corrente 1 tazza di alghe dulse, lasciatele in ammollo per qualche minuto, strizzatele e tagliatele a pezzetti. Fate scottare 1⁄2 tazza di fagiolini in acqua bollente, poi riduceteli a tronchetti. Versate 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva in una padella larga e saltate 1⁄2 tazza di carote tagliate a fiammifero, 1⁄2 tazza di porri a rondelle e 1 tazza di chicchi di mais; aggiungete un pizzico di sale, l’alga e fate cuocere per altri 3-4 minuti. Unite i fagiolini, condite con qualche goccia di tamari (salsa di soia) e lasciate sul fuoco per altri 2 minuti.

PROFUMO D’ORCO AFFAMATO
(frittata di farina e cicorino)

Soffriggete in poco olio 1 cipolla, 1 carota e 1 mazzetto di cicorino tritati finemente, aggiustate di sale. Mettete una tazza di farina integrale in una scodella, aggiungete 3⁄4 di tazza di acqua e le verdure (deve risultare una crema molto densa). Versate la pastella in una larga padella unta con poco olio extravergine d’oliva e cuocete da entrambi i lati. Prima di servire, tagliate a striscioline la frittata e spolverizzate con gomasio.


PRIMI

BRIVIDO D’AMORE
(patè di pomodorini secchi)

Mettete nel mixer: 150 g di pomodorini secchi, una decina di capperi, 2 cucchiai di prezzemolo o basilico già tritato, 1 pizzico di peperoncino, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 pizzico sale. Tritate insieme tutti i componenti e utilizzate la crema per spalmare fette di pane tostato, gallette o crostini.

LENTIGGINI DI LUCCIOLA
(dulse con mais e fagliolini)

Lavate sotto acqua corrente 1 tazza di alghe dulse, lasciatele in ammollo per qualche minuto, strizzatele e tagliatele a pezzetti. Fate scottare 1⁄2 tazza di fagiolini in acqua bollente, poi riduceteli a tronchetti. Versate 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva in una padella larga e saltate 1⁄2 tazza di carote tagliate a fiammifero, 1⁄2 tazza di porri a rondelle e 1 tazza di chicchi di mais; aggiungete un pizzico di sale, l’alga e fate cuocere per altri 3-4 minuti. Unite i fagiolini, condite con qualche goccia di tamari (salsa di soia) e lasciate sul fuoco per altri 2 minuti.

PROFUMO D’ORCO AFFAMATO
(frittata di farina e cicorino)

Soffriggete in poco olio 1 cipolla, 1 carota e 1 mazzetto di cicorino tritati finemente, aggiustate di sale. Mettete una tazza di farina integrale in una scodella, aggiungete 3⁄4 di tazza di acqua e le verdure (deve risultare una crema molto densa). Versate la pastella in una larga padella unta con poco olio extravergine d’oliva e cuocete da entrambi i lati. Prima di servire, tagliate a striscioline la frittata e spolverizzate con gomasio.


SECONDO

BACIO DI FATA
(torta Pasqualina)

Per la pasta: 400 g di farina semi integrale, 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, 1 pizzico di sale, acqua (in alternativa potete usare pasta già pronta surgelata o fresca) per il ripieno: 500 g di biete, 200 g di tofu vellutato, 1 cucchiaio di maggiorana fresca o 1 cucchiaino se secca, 8 cucchiai di tahin (crema di sesamo), 1 bicchiere di latte di soia, 1 bicchiere d’olio extravergine d’oliva, 1 pizzico di sale. Impastate la farina con l’olio ed il sale; aggiungete acqua tiepida quanto basta per ottenere un impasto consistente e morbido (continuate a lavorarlo finchè vedrete comparire delle bolle d’aria). Coprite con un tovagliolo umido e fate riposare. Lavate le biete e fatele cuocere in una casseruola per 10 minuti. Appena cotte, strizzatele, tritatele e mettetele in una ciotola. Aggiungete tahin, tofu, latte e maggiorana. Stendete sei fogli sottili di pasta. Utilizzatene 3 per foderare uno stampo apribile (unto d’olio) sovrapponendo un foglio (da ungere con poco olio usando l’apposito pennello) sull’altro. Adagiatevi il ripieno. Coprite con i fogli rimasti (seguendo lo stesso procedimento). Sigillate con i ritagli di pasta formando un cordone tutt’intorno al bordo. Ungete la superficie con un velo d’olio e fatevi dei piccoli fori con uno stuzzicadenti. Infornate in forno già caldo a 200°C per 40 minuti.


CONTORNI

PUZZETTE DI STREGA
(erbette o spinaci con uvetta e pinoli)

Mettete a bagno 30 g di uvetta in poca acqua tiepida per 10 minuti. Tostate velocemente 30 g di pinoli in una padella. Scottate 700 g di erbette (o di spinaci) in acqua bollente con 1 pizzico di sale; scolatele, strizzatele e tagliatele a striscioline. Ungete con poco olio extravergine d’oliva una padella, versatevi le erbette, l’uvetta e fate rosolare il tutto. Servite ben caldo guarnendo con i pinoli.

SUSSURRO DI FOLLETTO
(stufato di verdure allo zafferano)

Fate rosolare in poco olio extravergine d’oliva 1 cipolla tritata, 500 g di finocchi aspicchi e 500 g di patate a dadini; bagnate con del brodo vegetale e fate stufare per 15 min. Aggiungete 200 g di spinaci e 1 bustina di zafferano diluita in 100 ml di latte di soia. Continuate la cottura per 10 min aggiustando di sale prima di servire.


DOLCI

RISATA DI PRINCIPESSA
(sorbetto alla rosa)

Bagnate 200 g di petali di rosa con 500 ml d’acqua e lasciateli in infusione 2-3 ore per far aromatizzare l’acqua. Filtrate, aggiungete 100 g di malto di riso e 1 pizzico di vaniglia in polvere. Mescolate bene e preparate il sorbetto secondo le istruzioni previste dalla vostra gelatiera. Guarnite con petali di rosa freschi.

ROSPO BACIATO…PRINCIPE ARRIVATO
(torta di cous-cous ai frutti rossi)

Portate ad ebollizione una tazza di succo di mela con 1 pizzico di sale e 1⁄2 tazza di uvette. Aggiungete una tazza di cous-cous, spegnete il fuoco e coprite lasciando gonfiare per 15 minuti. Nel frattempo preparate la salsa con 2 cucchiai di crema di mandorle chiare, 1 cucchiaio di malto di riso e qualche cucchiaio di latte vegetale (riso, avena, farro…) per ammorbidire. Mescolate 1⁄2 tazza di noci tritate nel cous-cous. Disponete in una teglia metà del cereale pressandolo bene con le mani umide. Spalmate la crema sopra il primo strato, poi versate l’altra metà del cous-cous. Coprire il tutto con 1 vasetto di marmellata di frutti rossi e lasciate raffreddare in frigo. Servite guarnendo con cocco in scaglie o granella di nocciole.