Musica rilassante: perché funziona e quale scegliere
A cura di Federica Ermete
Per favorire il sonno, per concentrarsi, per i bambini, per i massaggi e addirittura per i cani… Sono davvero tanti i brani che possono rientrare in questa categoria. Quale scegliere allora per ottenere i maggiori benefici?
In questo articolo ti spieghiamo quali sono le caratteristiche che rendono un brano musicale rilassante.
Quando si parla di musica rilassante, in genere si pensa a brani di musica classica e alla musica new age, spesso in grado di svolgere un’azione rilassante per la mente e anche per il corpo.
Per poter essere definita rilassante, una musica deve rispondere a determinate caratteristiche tecnico-compositive:
Sul web si possono trovare tantissime tracce da ascoltare. Il consiglio primario che vogliamo darti è di non scegliere brani malinconici, bensì tracce che riescono a trasmettere serenità, sensazioni e ricordi piacevoli.
Vengono spesso utilizzati anche i suoni della natura. Secondo alcuni studi, questi suoni sarebbero infatti in grado di mettere in equilibrio i due emisferi del cervello.
Durante l’ascolto è bene controllare la respirazione, che deve essere regolare e profonda.
Oggigiorno, sulla base di molteplici esperimenti, ricerche e lavori teorici basati o relazionati con la ricerca sperimentale, possiamo affermare che è stato scientificamente provato il fatto che ascoltare musica rilassante offra grandi benefici cognitivi, emotivi e neurobiologici.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli effetti positivi per il nostro benessere:
Numerosi studi attestano che la musica classica rilassante per eccellenza è quella di W. A. Mozart, che apre essere un vero e proprio toccasana durante i lavori più di routine e per il calcolo. Pare infatti agire soprattutto sulla stimolazione della memoria, mentre invece sembra rappresenti un ostacolo per chi deve cimentarsi nel pensiero astratto.
Oltre a Mozart, ti suggeriamo qualche brano – sempre ritenuto rilassante – composto però da altri autori:
La musica rilassante è perfetta per calmare la mente. Fermarsi un attimo e ascoltarla per qualche minuto al giorno aiuta a placare le tensioni e a farti ripartire alla grande.
Attraverso uno studio incrociato che ha preso in esame più di 400 ricerche precedenti, i ricercatori della McGill University hanno riscontrato molti effetti positivi della musica sul sistema immunitario e sui livelli di stress.
Per ritrovare la calma e allontanare ansia e stress, niente di meglio della musica zen rilassante.
È provato che la musica rilassante a 432 hertz influisce in maniera positiva sull’organismo; a livello uditivo non si percepisce differenza alcuna, ma il corpo si riposa ed elimina le tensioni accumulate.
Studi scientifici hanno dimostrato che ascoltare musica rilassante prima di dormire, favorisce una migliore qualità del sonno: aumenta infatti il tempo del cosiddetto “sonno profondo”, quel periodo più rigenerante che permette di svegliarsi ben riposati e pieni di energia.
Per un effetto davvero ottimale, l’ideale sarebbe ascoltare musica rilassante per 45 minuti prima di dormire. Lo hanno affermato, a seguito di uno studio, i ricercatori del “Sleep Research Centre della Loughborough University”. Con questo metodo, migliora il sonno, e di conseguenza anche lo stile di vita in generale ne risente positivamente.
È ovvio che le musiche più adatte da ascoltare prima di coricarsi sono la musica classica, new age o ambient.
Meglio inoltre preferire musica solo strumentale, poiché il canto stimola troppo il cervello.
Il brano scelto dovrebbe infine avere un bit-rate di circa 60 battiti al minuto, in modo che il cuore riesca quasi ad andare in sincrono, rallentando un po’ il ritmo, favorendo così un rilassamento generale.
Per questa tipologia di musica possiamo offrirvi un esempio pratico, eletto a modello principe. Si tratta di “Weightless” della Marconi Union, della durata di 8 minuti circa.
Nel 2011, la band inglese venne appositamente incaricata di scrivere un pezzo di musica che la gente trovasse rilassante. Per comporlo, i musicisti hanno lavorato in team con Lyz Cooper, una terapista del suono nonchè fondatrice della British Academy of Sound Therapy. Il risultato è un brano che induce l’ascoltatore ad un rallentamento della respirazione, riduce l’attività cerebrale, abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone causa dello stress.
C’è chi per lavorare e studiare deve trovarsi nel silenzio più assoluto, e chi invece rende meglio ascoltando la musica o addirittura con la tv in sottofondo.
Vero è che ascoltare musica classica mentre si studia o si lavora (operazioni di calcolo soprattutto e lavori ripetitivi) ha effetti positivi. La playlist consigliata per questo scopo include opere classiche quali la IX Sinfonia di Beethoven, i Notturni di Chopin, le Quattro Stagioni di Vivaldi, e gran parte della produzione mozartiana.
Come in principio anticipato, in questo caso specifico, i benefici che l’ascolto della musica può apportare dipendono in primis dalla personalità e dalle abitudini di chi ascolta, nonché dal tipo di studio/lavoro che si è chiamati a svolgere.
Se la musica classica non funziona, vanno bene anche i suoni della natura: il rumore del mare, il suono della foresta, lo scorrere di un ruscello… Sono tutti ottimi viatici per isolarsi dal mondo esterno e trovare la concentrazione.
Il ticchettio della pioggia, lo sciabordio di un fiume, l’oceano che sbatte contro uno scoglio, il cinguettio di alcuni uccelli… non si tratta di vera e propria musica. Ma alcuni suoni della natura hanno un potere catartico sul nostro organismo.
Si tratta di una sorta di ritorno alle nostre origini.
Qualche anno fa, il progetto BirdLife Focus Natura dimostrò che ascoltare i suoni naturali e degli animali, migliora la concentrazione e il rendimento dei bambini affetti da ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività).
Questo genere di musica “naturale” viene altresì spesso usata durante la meditazione e i massaggi rilassanti.
Un vero toccasana per rilassarsi totalmente e chiudere fuori dalla porta problemi e scadenze, è concedersi un massaggio rilassante. Una coccola di un’oretta che tutti dovremmo concederci una volta ogni tanto.
Ma perché il massaggio sia davvero perfetto, è necessario scegliere la colonna sonora più adatta: canzoni dalle atmosfere poetiche, sognanti, quasi ipnotiche… In grado di aiutare a scacciare ogni pensiero e a liberare completamente la mente.
Via libera quindi a musica new age e suoni della natura (cinguettii, fruscio di foglie, pioggia, onde del mare…). Molto gettonate ultimamente anche le classiche compilation “Buddha Bar”, che presentano un mix di suoni e musiche tipiche orientali.
Durante il Massaggio Ayurveda, il top lo si raggiunge creando un ambient particolare: luci soffuse e fumo d’incenso nell’aria.
Meno evocativo e suggestivo il Massaggio muscolare o sportivo. In questo caso può andare bene una musica bossa nova ma anche una cover “soft” di brani famosi.
Anche i bambini sono sempre più stressati, vivendo in una società iperattiva e sempre più esigente. Ecco un paio di brani che li aiuterà a rilassare corpo e mente.
Ben pochi esseri dotati di vita propria restano indifferenti al sentire suoni. Pare che addirittura le piante ne siano influenzate…
Comunque sia, tra i soggetti che maggiormente si sono dimostrati sensibili, ci sono i cani.
Si può pertanto parlare di musica per cani, ovvero suoni in grado di mettere i nostri fedeli amici in uno stato di contentezza e benessere psico-fisico. È stato infatti provato che anche nei cani, le note vanno a stimolare il sistema nervoso e attivano aree specifiche che rilasciano neuromediatori chimici.
Attenzione nella scelta. Non è detto che la musica che piace a noi – e che ci provoca giovamento psico-fisico – vada bene anche per il nostro amico a 4 zampe.
Anzitutto bisogna ricordare che i cani sono molto sensibili a livello uditivo in quanto reagiscono agli stimoli sonori in modo amplificato: riescono a percepire ben più dei 20.000 Hertz avvertiti dall’orecchio umano! Il volume deve pertanto sempre essere tenuto abbastanza basso.
Come per gli umani, anche ogni animale ha i propri gusti. Occorre quindi procedere facendo dei tentativi con varie compilation. Di certo la selezione deve avvenire entro una gamma di suoni dolci e non stridenti e con ritmi non troppo “agitati”. In poche parole, niente heavy metal e hard rock!
Vanno benissimo la musica classica o stile “zen” e i CD di “Buddha Bar”.
Se, a seguito di vari esperimenti, vi rendete conto che il vostro cane non ama la musica, anche se rilassante, potete acquistare un generatore di rumore bianco, un modo più semplice e tranquillo per calmare il cane lasciandogli godere dei suoni piacevoli.
Si tratta di dispositivi che hanno suoni incorporati che possono essere adattati ai gusti dell’animale: una sorta di iPod per cani che viene fornito con la propria playlist e contiene varie opzioni quali cascata, pioggia, vento, oceano, natura… e una serie di rumori molto indicati per calmare i cani.
Un altro modo per aiutare un cucciolo a rilassarsi e a sentirsi confortato, è quello di fargli ascoltare la “risata del cane”. Altro non è che un loop contenente il suono di cani che ansimano in modo rilassato.
Quando si pensa alla musica celtica, subito vengono alla mente allegre ballate dal ritmo sostenuto e a suon di cornamuse.
In realtà, esiste anche un filone di musica celtica che presenta caratteristiche atte a favorire il rilassamento. A tal proposito citiamo Enya, cantautrice irlandese i cui brani sono sospesi tra i miti dei Celti e la musica sacra, tra Medioevo e new age.
Fin dalle sue origini, la musica celtica veniva utilizzata come strumento per mettersi in comunicazione con le creature magiche, elfi e fate, al fine di assicurarsi la loro benevolenza. Le musiche pensate per questo scopo hanno melodie prevalentemente dolci ed utilizzano strumenti dai suoni soffusi o cristallini, con lo scopo di ammaliare e attirare tali creature.
Fonte: https://www.tuttogreen.it/musica-rilassante/