Alimentazione & Fertilità

Dieta e fertilità femminile

Di Giulia D’Addario

Ricerca durata 8 anni, su oltre 18.000 donne della Harvard Medical School di Boston.

 

L’infertilità è l’assenza di concepimento dopo 12-24 mesi di rapporti sessuali mirati e non protetti. Ad oggi, 1 coppia su 5 è definita infertile (Istituto Superiore di Sanità).

Secondo la medicina tradizionale cinese, l’infertilità è legata ad una debolezza a carico di fegato e reni. La funzione principale di questi organi è quella di rimuovere le tossine dal corpo. Se questa funzione è indebolita, si assiste a reazioni immunitarie anomale che possono innescare problematiche negli organi riproduttivi e comportare infertilità (Berrino, 2017). Prepararsi ad avere bambini con uno stile di vita sano, è responsabilità di entrambi i genitori. È opportuno che le coppie desiderose di una gravidanza siano in equilibrio metabolico per favorire il concepimento. Per raggiungere l’equilibrio metabolico è necessario seguire un corretto stile di vita e praticare le tre vie (alimentazione, attività fisica e meditazione) che sono in grado di influenzare la fertilità, attraverso l’epigenetica. La segnatura epigenetica di una qualsiasi cellula può derivare dall’alimentazione, dall’inquinamento ambientale o dallo stress emozionale, determinando conseguenze sull’attività dell’organo e quindi, sulla salute dell’individuo (Bottacioli e Bottaccioli, 2018).

Sono meccanismi che creano un complesso sistema per controllare l’attività dei geni e sono modificazioni ereditabili fino alla terza generazione. Per decadi, le raccomandazioni preventive prenatali sono state rivolte solo alle donne. In realtà anche lo stile di vita del futuro papà influenza il concepimento, l’andamento della gravidanza, la salute del nascituro e dell’adulto che diverrà. I meccanismi epigenetici sono potenziali mediatori che collegano l’ambiente paterno alla qualità dello sperma e allo sviluppo avverso della prole. È interessante sottolineare come eventuali contaminanti presenti nel liquido seminale, una volta raggiunto l’ambiente uterino, possano influenzare negativamente l’inizio della gravidanza, contaminando la cellula uovo (Chapin et al., 2004).

Vi sono prove crescenti che la dieta paterna incida sulla qualità dello sperma, sullo sviluppo post-fecondazione e sulla salute della prole anche in età adulta. I singoli componenti presenti nella dieta sono in grado di influenzare la velocità di mutazione genica, di modificare la penetranza di mutazioni deleterie e di interferire sulla vitalità dell’embrione (Ficociello et al., 2010).

Lo stile di vita che segue la donna influenza il suo microbioma, che ha un ruolo importantissimo per il successo del concepimento e della gravidanza (Burgio, Lopomo e Migliore, 2015), (Kwon e Kim, 2017).

La letteratura si è notevolmente ampliata nell’ultimo decennio sulla relazione tra dieta e fertilità, determinando l’identificazione di diversi punti chiave.

L’Università di Harvard ha stilato un vero e proprio decalogo nutrizionale per la coppia, per favorire la fertilità, in quanto riconosce l’importantissimo ruolo dell’alimentazione nel supportare il concepimento e il corretto andamento della gravidanza.

Non esistono alimenti in grado di nuocere o favorire la fertilità: è la composizione del piatto, la qualità e la varietà degli alimenti a fare la differenza. È la somma delle scelte alimentari di quella persona che apporta benefici o effetti deleteri alla fertilità. In altre parole, se si mangia male è inutile ricorrere ad alimenti o integratori miracolosi, una struttura solida è garantita da sane fondamenta. È valida anche la situazione contraria, non bisogna demonizzare l’eccezione, trasformando la sana alimentazione in una malattia. Se per la maggior parte del tempo ci si alimenta in modo corretto, l’eccezione non avrà ripercussioni sulla fertilità.

Bibliografia

Berrino, F. (2017) Medicina da mangiare.

Bottacioli, F. e Bottaccioli, A. G. (2018) Psiconeuroendocrinoimmunologia e scienza della cura integrata.

Burgio, E., Lopomo, A. e Migliore, L. (2015) «Obesity and diabetes: From genetics to epigenetics», Molecular Biology Reports, 42(4), pagg. 799–818. doi: 10.1007/s11033-014-3751-z.

Chapin, R. E. et al. (2004) «Off to a good start: The influence of pre- and periconceptional exposures, parental fertility, and nutrition on children’s health», Environmental Health Perspectives, 112(1), pagg. 69–78. doi: 10.1289/ehp.6261.

Ficociello, B. et al. (2010) «Epigenetica ed esposizione ambientale a xenobiotici», Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia, 32(1), pagg. 13–22.

Kwon, E. J. e Kim, Y. J. (2017) «What is fetal programming?: a lifetime health is under the control of in utero health», Obstetrics & Gynecology Science, 60(6), pag. 506. doi: 10.5468/ogs.2017.60.6.506.

Proietti, L e Bietolini, S (2016) I primi 1000 giorni.

Decalogo di Harvard su dieta e fertilità femminile

1  Evita i grassi trans. Promuovono la chiusura delle arterie e sono nocivi per il cuore, il sistema sanguigno e la fertilità.

2 Usa più spesso gli oli vegetali insaturi. I grassi monoinsaturi e polinsaturi aumentano la sensibilità del corpo all’insulina e abbassano l’infiammazione, entrambi fattori positivi per la fertilità. Usa spesso olii vegetali, frutta secca, semi, e consuma pesce di acqua fredda, come salmone e sardine. Taglia i grassi saturi.

3 Svolta verso le proteine vegetali. Sostituisci un pasto a settimana che fai a base di carne con fagioli, piselli, tofu o noci, per supportare la tua fertilità.

4 Scegli carboidrati lenti, non evitarli completamente. Scegliere carboidrati che vengono digeriti lentamente può aumentare la fertilità (cereali integrali, ortaggi, frutta intera e legumi).

5 Preferisci latte intero. Il latte scremato promuove l’infertilità  quindi, preferisci quello intero, oppure opta per una piccola porzione di gelato o di yogurt non magro tutti i giorni.

6 Prendi un multivitaminico. Assumi un supplemento di acido folico giornaliero da 400 mcg.

7  Assumi il ferro anche da fonti vegetali. Assumi ferro non solo dalle bistecche e dal pesce, ma anche dai cereali integrali, dagli spinaci, dai legumi, dalla zucca, dai pomodori e dalle barbabietole.

8 Bevi per la tua salute. La miglior bevanda è l’acqua.

Caffè, tè e alcolici sono da assumere con moderazione; bibite gassate e zuccherate sono da evitare il più possibile.

9 Mantieni il tuo peso forma. Pesare troppo o troppo poco può interferire con la regolarità mestruale, determinando cicli anovulatori o interrompendoli del tutto.

Il miglior range per la fertilità corrisponde ad un BMI (Body Mass Index) tra il 20 e il 24. Lavora per raggiungere il tuo BMI ideale, aumentando o diminuendo il peso corporeo se necessario.

10 Svolgi un’attività fisica positiva per la fertilità.

Se non fai sufficiente attività fisica rischi di aumentare di peso e di compromettere la tua fertilità.

Ma attenzione a non fare troppo sport, soprattutto se sei già magra: può interferire con l’ovulazione.

Articolo preso da: https://www.sisbio.it/2020/08/17/alimentazione-fertilita/

Nota all’autrice: Giulia D’addario.  

Intraprende gli studi di Scienze Biologiche presso l’Università degli studi di Ferrara, contemporaneamente frequenta come tirocinante il laboratorio di Fecondazione Assistita di Villa Serena a Forlì, insieme alla Dott.ssa Lidia Diotallevi e alla Dott.ssa Valentina Furlan. Si laurea con il massimo dei voti, 110 e Lode e supera l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di Biologo.  In seguito, decide di specializzarsi nell’ambito dell’alimentazione attraverso vari corsi tenuti dall’Associazione Biologici Nutrizionisti Italiani (ABNI), dalla Scuola di Nutrizione Salernitana e frequenta il Master “Longevità in Salute” tenuto dal Dott. Franco Berrino in cui, come elaborato finale, scrive “La prevenzione: un viaggio per promuovere la salute”