Fermenti lattici e probiotici: ecco le differenze
Quali sono i batteri che fanno davvero bene alla salute
Di Martina Lombardo
Fermenti lattici e probiotici vengono considerati, spesso, sinonimi. In realtà, i probiotici sono fermenti lattici, ma non tutti i fermenti lattici sono probiotici. Scopriamo insieme quali sono le differenze che caratterizzano questi due microrganismi!
Cosa sono i fermenti lattici
Con il termine ‘fermenti lattici’ si indica generalmente un gruppo di batteri lattici, coinvolti nella fermentazione del latte e in grado di metabolizzare il lattosio. I microrganismi in grado di lavorare il lattosio, cioè lo zucchero contenuto nel latte, sono molteplici. Tuttavia, solo alcuni di essi sono in grado di svolgere processi benefici per l’uomo.
I fermenti lattici migliori per l’intestino umano sono quelli che riescono a convertire il lattosio in acido lattico, un composto chimico che ricopre un ruolo rilevante in diversi processi biochimici. I microrganismi benefici per l’organismo possiedono specifiche proprietà di resistenza: resistenza alla barriera gastrica, all’azione dell’antibiotico e alla temperatura. Essi hanno anche importanti funzioni come quella immunitaria, riequilibrante e nutritiva.
Un particolare gruppo di batteri benefici per l’uomo ha la capacità di arrivare vivo nell’intestino e di riprodursi: sono i fermenti lattici attivi. Questi particolari microrganismi sono anche conosciuti con il nome di probiotici.
Cosa sono i probiotici
Secondo la definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), i probiotici sono “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano effetti benefici alla salute dell’organismo”.
Il termine probiotico deriva dal greco “pro-bios”, che significa “a favore della vita”, e indica perciò ceppi specifici di batteri lattici, viventi e attivi, che svolgono funzione di protezione per l’organismo ospite, rafforzando l’ecosistema intestinale.
Questi microrganismi sono in grado di resistere all’azione del succo gastrico e, insediandosi nell’intestino, contrastano la proliferazione di germi nocivi. La loro presenza migliora la qualità della flora batterica intestinale, garantendone l’equilibrio, e influisce positivamente sul sistema immunitario.
Ora che sappiamo cosa sono i fermenti lattici e cosa sono i probiotici, vediamone le differenze.
Infine, se durante l’uso dell’elettrodomestico notiamo uscire del fumo, questo è un chiaro segnale del fatto che necessita una pulizia accurata.
Quali sono le differenze tra fermenti lattici e probiotici
Spesso i due termini vengono utilizzati come sinonimi, in quanto sia i fermenti lattici che i probiotici sono microrganismi batterici.
I probiotici sono fermenti lattici, ma non tutti i fermenti lattici sono probiotici. Infatti, i probiotici sono un tipo specifico di fermenti lattici vivi: veri e propri microrganismi che devono restare attivi dalla bocca, passando per lo stomaco, fino all’intestino e moltiplicarsi costantemente per ottenere benefici a livello fisiologico e intestinale. Al contrario, i fermenti lattici, una volta ingeriti, non sopravvivono al passaggio nello stomaco.
I probiotici svolgono attività metaboliche che apportano beneficio all’uomo: restando vivi, diventano parte integrante del microbiota intestinale e interagiscono con le cellule dell’epitelio dell’intestino. Essendo fermenti lattici, anch’essi sono in grado di trasformare chimicamente il lattosio, ma solo le loro proprietà probiotiche consentono di eseguire processi realmente vantaggiosi per l’uomo.
A differenza dei probiotici, i fermenti lattici non sono presenti nel microbiota intestinale e non presentano quindi proprietà benefiche per l’organismo. Inoltre, i fermenti lattici compiono la trasformazione degli zuccheri in acido lattico nell’alimento in cui si trovano; i probiotici, invece, svolgono le loro funzioni metaboliche direttamente all’interno dell’intestino, favorendo così l’equilibrio della flora intestinale.
Un fermento lattico può quindi essere o non essere probiotico a seconda che, dopo aver fermentato gli zuccheri e prodotto acido lattico, sia o meno in grado di essere attivo a livello intestinale.
I benefici dei fermenti lattici vivi
Solo i fermenti lattici vivi possono vivere all’interno dell’intestino, sopravvivendo alle barriere naturali dell’organismo, e sono in grado di colonizzare positivamente la mucosa intestinale. Essi fanno parte naturalmente del microbiota intestinale, cioè dell’insieme di microrganismi batterici che sono ospitati nel nostro intestino. Questi batteri svolgono un ruolo fondamentale per la nostra salute; per questo è importante ricorrere a cure quando questi si ammalano e ripopolare il microbiota quando necessario.
I probiotici sono batteri che apportano numerosi vantaggi alla nostra salute in quanto sono presenti naturalmente nella composizione della microflora intestinale, resistono al ph basso e ai succhi gastrici presenti e sono in grado di moltiplicarsi all’interno dell’intestino. Sono essenziali quindi per mantenere equilibrata la flora batterica intestinale.
Una buona funzione dell’intestino influisce anche sul sistema immunitario: i fermenti lattici attivi riescono a migliorare le difese immunitarie, inibendo le eventuali infiammazioni e attivando meccanismi di difesa.
Inoltre, i probiotici hanno un’importante funzione anche nel cavo orale che, essendo dotato di una propria flora batterica, ha necessità di mantenere l’equilibrio di questa per prevenire le classiche patologie della bocca e dei denti, come carie e infiammazioni gengivali.
Fermenti lattici e probiotici, pur derivando dalla stessa famiglia di batteri lattici, mostrano importanti differenze. Solo i probiotici, già presenti nel microbiota intestinale dell’uomo, rappresentano un reale beneficio per l’organismo in cui sono ospitati.